09 Dicembre 2015
Con la legge di stabilità 2016 del governo Renzi è stata approvata anche la riforma del Canone RAI. Ad oggi, tuttavia, non ci sono ancora certezze assolute circa le modalità di applicazione e pagamento.
Il costo del canone passerebbe dai 113,50 EUR del 2015 a 100 EUR. L’idea del governo è quella di addebitare l’importo sulla bolletta dell’energia elettrica suddividendola in 10 rate da 10 EUR cadauna. Essendo la bolletta bimestrale, l’utente dovrebbe trovare addebitati 20 EUR a bolletta per 5 bollette consecutive. Naturalmente bisognerà far conciliare detta rateizzazione con la bimestralità della fattura.
Quanto sopra dovrebbe entrare a regime dal 2017 onde consentire alle varie società distributrici dell’energia elettrica di mettere a punto la nuova fattura. Il 2016 dovrebbe pertanto rappresentare un anno di transizione, durante il quale le modalità di pagamento sarebbero le seguenti:
- maxi rata di 70 EUR da pagare a luglio
- restanti 30 EUR da pagare a rate e spalmate nei mesi successivi
CHI PAGHERA’ IL CANONE?
Come già in vigore, è tenuto al pagamento del canone l’intestatario di uno o più televisori, ovvero di “uno o più apparecchi atti e adattabili alla ricezione del segnale delle trasmissioni radiotelevisive indipendentemente dalla qualità o dalla quantità del relativo utilizzo”.
La seconda condizione sarà, ovviamente, quella di essere intestatario di un’utenza di energia elettrica.
Qualora l’intestatario della bolletta di energia elettrica non possedesse un televisore o altro apparecchio come sopra specificato, dovrà comunicarlo all’Agenzia delle Entrate inviando richiesta di esenzione.
Inoltre, il canone RAI resterà in capo solo all’abitazione di residenza, pertanto non sarà dovuto né per i proprietari di seconde case né per quelli che hanno uno o più alloggi dati in affitto. In questo caso, il pagamento del canone sarà in capo all’inquilino.
Infine, nel caso di domiciliazione bancaria della bolletta dell’energia elettrica, il pagamento del canone avverrà automaticamente senza necessità di dare alcuna indicazione e/o autorizzazione aggiuntiva alla propria banca. Di conseguenza, nel caso in cui il canone non fosse dovuto è consigliabile disattivare, almeno temporaneamente, l’addebito automatico.